
Dal 9 al 14 aprile 2013 Milano mette il vestito della festa. Il Salone Internazionale del Mobile oltre a proporre tutte le novità, i progetti e le evoluzioni tecnologiche dei materiali che riguardano il settore della casa, dell’arredamento e del design è, da sempre, attento all’ecosostenibilità e all’ambiente, perché è proprio l’armonia tra le nuove soluzioni abitative, la ricerca degli spazi e le città in cui viviamo, l’evoluzione auspicabile del prossimo futuro.
Vivere all’aperto a contatto con la natura, ma dentro la propria città, il proprio quartiere. Questo è il concept di Angelo Grassi che presenta “Ortofabbrica”, probabilmente uno degli eventi più interessanti di quest’anno, per chi, come noi, strizza l’occhio alla sostenibilità e all’ecologia.
I materiali naturali e di recupero sono i protagonisti principali di questo evento ospitato negli oltre 800 mq della location di Via Savona 52; uno spazio dove si mescolano con attenzione la semplicità degli oggetti e il valore autentico del passato con la bellezza così sobria della natura riproposta come complemtento di design.
Designer, architetti del paesaggio, artigiani tessili e stilisti sono guidati dal Grassi non solo per recuperare oggetti dimenticati e riutilizzare materiali per creare novità stilistiche e di arredamento, ma sono uniti per lanciare un messaggio forte e sincero. Perché tutti noi sappiamo che il rispetto e la sostenibilità per la natura, anche dove facciamo fatica a vederla, sono valori da difendere, perché è dal contatto con l’energia vitale che sprigiona la natura che possiamo rendere migliori noi stessi e i luoghi delle nostre radici.
Ortofabbrica non ha esposto le sua idea progettando questo showcase all’interno di un parco o un giardino della città, ma dentro un anonimo e dimesso parcheggio. Ci invita ad entrare in punta di piedi, assopiti dal grigio della metropoli, per risvegliarci, per dirci, con educazione, che è possibile prenderci cura del “nostro giardino” non solo per noi, ma per condividerlo con tutti, per colorare la nostra vita.
“Chi getta semi al vento, farà fiorire il cielo” è una frase dipinta su un muro di Milano da un artista di strada. E’ il suo grido silente per farci fermare a riflettere. Non è mai stato cancellato a differenza di altri murales. Perché ci tocca dentro, perché sappiamo che fermarci anche solo un attimo per prenderci cura dei luoghi che abitiamo è un valore che abbiamo bisogno di coltivare.
Prendetevi un giorno per vivere slow. Angelo Grassi, Ortofabbrica e tutte le persone che hanno partecipato al progetto ci invitano a prendere una pausa e a ripensare la città in maniera diversa e sicuramente migliore. Noi di www.ecomarket.bio questo lo sappiamo già e anche voi che ci seguite. Non ci resta che spargere la voce!